Nana

dal 23 gennaio alle 22.00 su MTV

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  1. miretta91
     
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    CITAZIONE (limissyou @ 23/1/2008, 21:04)

    Non l'ho visto :cry: leggo il manga però! :D e su ste cose hai ragionissima ^_^ ma Takumi proprio non lo sopporto..XD
    [/QUOTE]
    si prò voglio pure io il manga....ma i miei nn vogliono dicono ke costa assai.... :angry: :siiiiiiiiigh: :siiiiiiiiigh:
     
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  2. Sara_the_slayer
     
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    io ho il manga, solo che ho iniziato a prenderlo dal sesto numero, ho chiesto in fumetteria gli arretrati ma l'uno non arriva :( non può mancarmi solo quello!! che tristezza...
     
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  3. limissyou
     
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    CITAZIONE (Sara_the_slayer @ 23/1/2008, 21:29)
    io ho il manga, solo che ho iniziato a prenderlo dal sesto numero, ho chiesto in fumetteria gli arretrati ma l'uno non arriva :( non può mancarmi solo quello!! che tristezza...

    Hai provato su ebay?li forse lo trovi.. ^_^
     
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  4. Martinact92
     
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    io il manga nada...però lo leggero da una frend...cmq l'anime la seguo dall'inizio....poi la settimana scorsa cn mia sore ho fatto una maratona di nana....dalla 1 alla 12....peccato ora x continuare devo asp le vacanze di sant'Agata.....
     
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  5. ilady_bastard86
     
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    ragaaaa ho tutti i cartoon scaricati però i manga a fumetto li ho trovati dal 10 in poi miiiiiiiiiiiiii ke bruttooo voglio anke gli altri a catania ho girato ma nn trovo nullaa image cmq speriamo fanno il continuo su mtv firmate la petizione forse servirà davvero!!
     
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    bè s eli vuoi tutti puoi provare con Nana Collection, quella dovresti trovcarla tutta
    Credo che Mtv darà sicurmante il seguito di Nana, è finita la stagione e l'hanno interrotta lo fanno con tutti gli anime , come per i telefilm no?
     
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  7. Hanyuska
     
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    Il manga l'ho letto, ho visto anke le puntate su mtv.. ed è sempre bellissimo!
    E' difficile che un cartone giapponese mi faccia piangere e venire i brividi.. e nana l'ha fatto!
    E' una storia troppo bella e convolgente... ed è x questo ke ho scaricato il film coi sottotitoli *-*
    Oramai ho tuttoooooooo :risata:
     
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  8. Martinact92
     
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    su mtv non c'è più solo x il fatto ke è finita la prima serie....la Ai Yazawa sta disegnando la seconda...

    io ancora il film nn l'ho visto...e le puntate ancora le sto scaricando....vorrei il dvd ma come ha detto ilady_bastard86 a catania è difficile trovare qlks....


     
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    che bello che è qst anime, le parti finali con la voce di nana prima che attacchi la sigla sono sempre da brividi.. :cry:
     
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  10. .NaNçY.j.
     
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    NANAAAA :occhioni: :occhioni:
    CITAZIONE
    che bello che è qst anime, le parti finali con la voce di nana prima che attacchi la sigla sono sempre da brividi.. :cry:

    quanto ti do ragione.. :occhioni:
     
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    alcune quote.. :cry:

    “A Marzo compirò 20 anni e mi sono comportata così bene che ho deciso di farmi un regalo, un biglietto di sola andata per Tokyo, come bagaglio porterò soltanto la mia chitarra e un pacchetto di sigarette.”

    “Senti Nana ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrate? Lo sai, io sono il tipo che crede fermamente nel destino, quindi sono assolutamente convinta che il nostro incontro sia stato voluto dal fato. Ridi pure se vuoi…”

    “Ti ricordi Nana? Sedevamo l’una accanto all’altra sulla sponda del fiume e guardavamo la luce colorare la superficie dell’acqua…fammi ascoltare ancora una volta la melodia che canticchiavi in quei momenti…”

    “Anche se sono una a cui piace fantasticare, mai e poi mai avrei immaginato d’incontrare ancora una volta quella ragazza di cui conoscevo solo il nome”
    “A quell’epoca, essendo arrivata da poco a Tokyo,ero piena di ansie per il futuro, sarei riuscita a farmi assumere in qualche ditta? Il mio rapporto con Shoji si sarebbe rivelato duraturo? stranamente però il fatto di cominciare una nuova vita indipendente insieme a Nana non mi dava il benchè minimo pensiero, anche se non saprei dire esattamente il perchè”

    “Vivienne Westwood, i Sex Pistols, le Seven Stars, il caffellatte e la torta con sopra le fragole e poi i fiori di ren…le cose preferite di Nana sono rimaste sempre le stesse, nel corso degli anni, per una ragazza volubile come me questa costanza è addirittura affascinante…”

    “A quei tempi eri un pò come un gatto randagio,scapestrata, libera e orgogliosa, ma nel cuore albergava una ferita insanabile. Ottusa come sono pensavo che anche questo aggiungesse qualcosa al tuo fascino…senza rendermi conto di quanto dolore ti costasse.”

    “Ancora oggi non riesco a dimenticare ciò che accadde quella sera. Nana cantò la canzone di Nobu,ancora priva di testo, aggiungendovi delle parole in un inglese senza senso…e io divenni prigioniera di quella voce come se un misterioso incantesimo mi stesse avvolgendo nella sua spirale. Il tavolo come palcoscenico, il cellulare come microfono e la luna crescente come riflettore…l’unica persona in grado di praticare questo tipo di incantesimo è Nana..di questo sono convinta ancora oggi…!”

    “Ripensandoci adesso posso confessare in tutta onestà che il mio attaccamento verso Nana assomigliava un pò all’amore. In una situazione in cui capivo di non potere continuare ad appoggiarmi agli altri in eterno senza peraltro riuscire a maturare davvero, Nana mi fece vivere un sogno dolcissimo…assomigliava molto alla felicità del primo amore…”

    “La mia buona stella che mi aveva arriso per tutto il primo mese a Tokyo si trasformò d’improvviso in una stella nera!”

    “Senti Nana, sei ancora convinta di non avere una patria? Io penso invece che la tua patria sia accanto a quel tavolo e a quelle sedie,sotto la finestra…come se da allora non fosse cambiato niente…”

    “Posso fare una piccola digressione? Fin dalla più tenera età, c’era una sola cosa che sognavo una volta cresciuta: una graziosa sposina…”

    “Se Nana fosse un ragazzo tra noi potrebbe nascere un grande amore…in quel periodo mi capitava spesso di avere di questi pensieri, ma se davvero Nana fosse stata un ragazzo il nostro rapporto non si sarebbe sviluppato in modo così totalmente positivo. Perchè l’amore è inscindibile dal dolore e sa essere così penoso che a volte assomiglia ad un soffocamento”

    “Quella notte se Nana non fosse stata li con me penso che mi sarei gettata nelle acque del Tamagawa…lo penso davvero ”

    “Anche se ormai siamo a Maggio, la sera continua a levarsi un vento gelido, come quello che soffia nel mio paese, nascosto tra i monti. Ero convinta che a Tokyo facesse più caldo”.

    “A ripensarci ora il fatto che in quel momento passassi le mie giornate sola e abbandonata, fu una circostanza fortunata. Di certo erano stati gli Dei a preparare quei biglietti”.

    “A quell’epoca non ero in grado di amare nessuno in modo maturo ed equilibrato. Ciò nonostante, ero ossessionata dal bisogno di essere amata”.

    “In quell’istante ero convinta che Nana si sarebbe infuriata con me. E invece mise il broncio come una bambina che ha appena ricevuto una sgridata. Ogni volta che ci ripenso mi si stringe il cuore. Se in quel momento fossi stata un pò più matura e mi fossi resa conto della vulnerabilità di Nana…forse chissà…il nostro futuro sarebbe stato diverso”.

    “Quella notte Nana afferrò la mano di Misato e uscì di casa senza dire una parola. Non fece più ritorno fino al mattino successivo”.

    “La mattina del concerto Nana sedeva accanto alla finestra come se fosse stato un giorno qualunque. L’odore che si diffondeva nell’aria però era diverso dal solito…era quello delle Blackstone che avevo confiscato a Shin, e che Nana diceva di odiare”.

    “Ero stata davvero una stupida a non rendermene conto fino a quel momento. Dopotutto a cominciare dal numero di orecchini che portavano, per arrivare al loro modo di parlare…Nana e Ren si assomigliavano moltissimo. Riuscivo a percepire il peso della loro storia”

    “Il mio cuore smise di battere e provai un’emozione così forte che le parole non basterebbero mai a descrivere. Per tutto lo spettacolo, continuai a pregare affinchè il destino che attendeva Nana fosse la felicità.”.

    “Erano passati ormai 3 anni da quando i Trapnest avevano fatto il loro debutto sulla scena musicale, e il loro ultimo singolo aveva venduto quasi un milione di copie. A contraddistinguere i Trapnest dalle altre band, c’erano soprattutto l’eccezionale volume e l’estensione vocale di Reira, cos’insoliti per una giapponese. Era Ren a comporre la maggior parte delle canzoni dei Trapnest. Quella sera, per tutte le 2 ore del concerto, non feci altro che fissare Ren, e seguire ogni suo movimento, inviandogli di continuo messaggi telepatici, affinchè si accorgesse della presenza di Nana. Ogni tanto lo sguardo di Ren si posava su di noi, ma dopo un attimo si posava altrove. Temo che sia tutto inutile, adesso che siamo qui, il palcoscenico che prima sembrava così vicino, si allontana sempre più”.

    “A quell’epoca ero convinta di non volermi innamorare mai più, eppure nonostante le ferite e la tristezza che mi tormentavano, una parte di me voleva ricominciare a sognare, e ad amare qualcuno con tutto il cuore. Quella notte mentre pregavo per la felicità di Nana, continuavo ad arrovellarmi con questo pensiero”.

    “Se devo innamorarmi di nuovo, vorrei che il mio ragazzo fosse una persona un pò fredda, soprattutto perchè vorrei che si rifiutasse di assecondare tutti i miei sciocchi capricci. Però vorrei che il giorno dopo il litigio, si presentasse da me con una rosa e una frase d’amore. Ecco vorrei un uomo così”.

    “Sai Nana, se quel giorno scoppiai a piangere senza freni, fu perchè mi resi conto che quel sogno a occhi aperti era la ricompensa che avevi preparato per me. Quel tuo gesto mi comunicò il tuo affetto con molta più intensità di un milione di ringraziamenti. Non hai idea di quanto mi rese felice”.

    “Era l’inizio dell’estate dei miei 20 anni, mi sentivo una persona vuota e mi ostinavo a riempire quella lacuna con una sola cosa: l’amore. A quell’epoca il mondo che circondava Nana mi appariva incredibilmente splendido e luccicante. Questo non significava che fossi disposta a innamorarmi del primo ragazzo che fosse capitato, semplicemente volevo avere anch’io la possibilità di immergermi in quella luce abbagliante”.

    “Quando ero piccola la mamma rappresentava un’entità indiscutibile. La maestra era la maestra, e al di fuori della cerchia di persone che mi circondavano, ero convinta che nel mondo non esistesse altro. Allo stesso modo pensavo che le persone famose appartenessero a una specie a se isolata dalla mia. Questa era la mia mentalità quando compii 20 anni”.

    “Sai Nana, tu ai miei occhi sei sempre stata una specie di modello e vorrei tanto diventare come te, perciò ti prego Nana…canta ancora una volta!”

    “In quel periodo avevo una quantità infinita di desideri. Nient’altro che desideri”.
    “Sai Nana, veder realizzati i propri sogni ed essere felici sono due cose completamente diverse. Questa contraddizione mi è ancora incomprensibile”

    “Quando scivolai sul letto, stretta a Takumi in un bacio appassionato che non lasciava spazio alle parole, mi resi conto che Nana stava uscendo. Ma in quel momento i circuiti logici della mia testa erano disconnessi e così mi limitai a pensare vagamente che forse Nana stava andando da Ren”.

    “Sai Nana anche se in quel periodo stavamo sempre insieme, in realtà non ti avevo capita per niente, non mi rendevo conto di averti ferita. Ti prego perdonami”.

    “Quella sera Nana non rispose al messaggio che le avevo mandato. Ciò mi fece preoccupare e aumentò la mia inquietudine. Finalmente dopo mezzanotte, proprio quando stavo per scriverle di nuovo, sul mio cellulare squillò il segnale di messaggio in arrivo: “Stanotte dormo da Ren. Del tuo nuovo amore parleremo domani, ok? Ora dormi tranquilla Hachiko”.

    “Sai Nana, non c’è giorno in cui io non speri di vederti seduta dall’altro lato del tavolo. Nel mio cuore non faccio altro che bisbigliare il tuo nome…tante, tante volte”

    “Nelle due settimane in cui Nana fu assente mi immersi anima e corpo nel lavoro per distrarmi dal senso di solitudine che provavo senza di lei. Lavoravo ogni giorno fino a sfiancarmi, e trovavo anche il tempo di assistere alle prove con i Blast. Al ritorno mi accompagnava sempre Nobu. Durante tutto quel periodo Takumi non si fece mai vivo”.

    “Oggi vedrò Nobu. Come devo comportarmi? Chissà forse lui non mi sorriderà mai più in quel modo. Se ci penso mi viene voglia di piangere. Quella sera mentre cantava la canzone scritta da Nobu a cos’avrà pensato Nana? Solo adesso mi rendo conto che sforzava la voce il più possibile affinchè giungesse alle mie orecchie”.

    “Sai Nana ora che sei tanto impegnata con i Blast mi chiedo…se per ipotesi tu e io stessimo veramente insieme, basterebbe gettarci l’una nelle braccia dell’altra per sanare la frattura che si è creata fra noi? O piuttosto la verità è che nulla può attenuare questo mio senso di solitudine? In realtà non volevo monopolizzarti, volevo solo essere certa che tu avessi bisogno di me…”

    “Anche se i Blast sono ottimi amici e frequento spesso lo studio durante le prove, io non sono assolutamente un membro della loro band. La consapevolezza che questa distinzione diverrà sempre più marcata, più che rattristarmi, mi spaventa. Perchè devo essere così fragile?”

    “Sai Nana, i sentimenti che esplosero quella notte li ricordo intensi e luminosi come il sole. Ti prego, non dimenticare lo scintillio del sogno che abbiamo costruito insieme…”

    “Baciandoci e tenendoci per mano, senza dire una parola, io e Nobu percorriamo la strada fino al supermercato. Che mano calda, proprio come quella di Nana”.
    “Dimmi Nana, quali sono le parole d’amore che ti rivolge Ren? Almeno questo avrei voluto chiederti quella volta. La nostra vasca con le zampe di leone…nel posto dove sono ora non c’è più”.

    “Sulla parete bruciata dal sole era ancora visibile il segno lasciato dal poster”.

    “Sai Nana, gli errori che ho commesso e le delusioni che ho ricevuto non si cancellano semplicemente ricoprendoli di tinta. Per questo continuo ad evocare il tuo nome, anche se è molto doloroso. Continuerò ad invocarlo finchè non otterrò una risposta”.

    “Perdonami se non sono in grado di mantenere la promessa che ti ho fatto quel giorno…anche se magari non te ne ricordi neanche più. Ti dissi che avrei costruito una casa bellissima, circondata da un grande giardino. La casa avrebbe avuto una terrazza panoramica sul mare, e sarebbe stata dotata di tutti i comfort: una cucina ultimo modello e uno studio di registrazione nello scantinato. Avrei riempito l’armadio della tua camera di vestiti all’ultima moda, senza badare a spese…così ogni volta che fossi tornata da me, dopo aver litigato col fidanzato di turno, avresti trovato qualcosa che ti avrebbe fatto sorridere”.

    “A quei tempi avevo un sogno meraviglioso. Inseguendolo ho conquistato molte cose. E ho perso la più importante di tutte. D’altronde ho vissuto quel periodo con grande intensità. Quindi non mi pento di ciò che è stato. Mi resta un unico rimpianto…Dimmi, Hachi…in questo momento stai sorridendo?”

    “Sapevo bene che Ren voleva un bambino. E sapevo che avrei potuto continuare a cantare anche con un figlio. Probabilmente l’unica cosa che mi mancava era la fiducia di poter essere una buona madre”.

    “Sai Hachi ancora oggi continuo a pensare che ognuno sia artefice del proprio destino. Adesso però riconosco che non tutte le persone sono abbastanza forti da plasmare la propria vita, e provo più indulgenza nei loro confronti di quanta non ne avessi a quell’epoca”.

    “Il nome ‘Trapnest’ significa ‘nido che nasconde una trappola’. Una volta che ci entri dentro, non riesci più a uscirne con le tue sole forze. Ho sempre pensato che si trattasse di un nome che tradisce quella brama di potere così tipica degli uomini”.

    “Sai Hachi, la verità è che volevo tenerti legata a me, anche a costo di metterti il collare. Siccome questo lato del mio carattere mi spaventa molto, ho cercato di aumentare gradualmente la distanza fra noi. Ancora adesso, trovo difficile farmi degli amici. Continuo ad avere paura”.

    “Ormai non potevo più sottrarmi a lui con delle bugie. Ad esempio, dicendo che il letto era troppo stretto, o che avevo dimenticato a casa il portafogli. La verità era innegabile: quando mi sentivo triste e sola la persona che volevo accanto a me, non era assolutamente Ren”.

    “Stavo male…e facevo fatica a respirare. D’improvviso mi resi conto che ero finita da Yasu. Mi sfogai con la furia di un torrente in piena, vomitando una parola dopo l’altra…ma non saprei dire se le mie spiegazioni fossero davvero chiare. Neppure io riuscivo a capire perchè volessi così tanto bene ad Hachi…e perchè odiassi Takumi con la stessa intensità”.

    “Yasu ascoltò le mie parole in silenzio. Forse ogni tanto mescolava alle mie confessioni qualche frase dolce, tanto per calmarmi…ma non ricordo con precisione. Avvertivo però che il profumo dolciastro delle Black Stone, avvolgendomi nelle sue spire, mi calmava lo spirito un poco alla volta”.

    “In quel periodo mi sentivo confusa: in fondo, Hachi il cellulare lo aveva, no? Da una parte, mi rendevo conto di essere io che continuavo a dormire fuori casa senza preoccuparmi di fornire delle spiegazioni; dall’altra, il fatto che lei, da brava egoista, non mi avesse più spedito neanche un messaggio, mi irritava in modo indescrivibile. Anche se in realtà, trovo tuttora molto squallido il pensiero che la solidità dei rapporti umani, venga messa alla prova dai telefoni cellulari”.

    “Dimmi Hachi…forse anche tu a quell’epoca eri del tutto travolta dalle tue vicende sentimentali, ti dibattevi proprio come me in un senso di insoddisfazione personale. Se è così, allora credo di riuscire a capire i tuoi sentimenti, che all’epoca mi apparivano del tutto oscuri. Quella nuova vita che hai voluto proteggere a tutti i costi…Dimmi Hachi…ti appaga ancora oggi?”

    “Quando vidi quella stanza vuota, provai una strana sensazione, come se d’improvviso mi fossi persa in un mondo solitario, abitato soltanto da me”.

    “Per Nana. Scusami tanto se se sto facendo questo attraverso una lettera. Immagino che a questo punto non ti fidi più di me, Nana. Ma sappi comunque che non dimenticherò mai, per tutta la vita, i sei mesi che ho trascorso insieme a te. Allo stato attuale delle cose, purtroppo, non potremo più vederci, e questo mi addolora tantissimo. Non so più nemmeno io come comportarmi. Quindi cerca di fare prima possibile il tuo debutto, fatti vedere spesso in tv e canta tutte le tue canzoni. Io ti guarderò ogni volta. Di chiunque mi innamori nella vita, Nana per me esiste un solo eroe, e quell’eroe sei tu. Perchè a questo mondo non c’è nessuno che sia eccezionale come te. Finora e per sempre”.

    “Dimmi Hachi, anche se le persone si feriscono più e più volte…amare qualcuno non è mai una cosa inutile, vero? Ancora oggi conservo con cura la lettera d’amore che mi hai scritto quella volta”.

    “L’amore non è bello se non è litigarello, dice la gente. Eppure, secondo me, i litigi non sono altro che uno scontro di ego; e non credo affatto che quando si confessa all’altra persona il proprio disagio durante un litigio, questo favorisca in alcun modo la comprensione reciproca. Forse è vero che non è possibile vivere senza subire qualche ferita…ma finora ho sempre creduto che fosse doveroso compiere uno sforzo per non infliggerne agli altri. Sono stata proprio un’ingenua”.

    “Le spesse nuvole si dissolsero e all’improvviso si accesero i riflettori. Da quel giorno invece che sul palcoscenico ci trovammo su un ring. Le grida di gioia e quelle di scherno mi risuonano ancora adesso nelle orecchie. Quanto rumore”.

    “All’epoca, nella mia camera, non c’erano nè il televisore nè un telefono. Quindi fui l’ultima a sapere la novità. Il che non mi piacque affatto”.

    “Sai Hachi, a partire da quel giorno, se sono sempre riuscita a risollevarmi in piedi, nonostante abbiano cercato più volte di schiacciarmi, lo devo al fatto che ci sei sempre stata tu a guardarmi”.

    “Sul momento non mi sembrò che la situazione fosse particolarmente grave, ne la notizia particolarmente preoccupante. In una serena mattina, il paese venne assalito dalle immagini mandate in onda da una trasmissione dal vivo, e dallo scandalo legato a una cantante dal trucco pesante. L’impatto fu forte, ma credevo che alla fine la situazione avrebbe volto a nostro favore”.

    “Sai Hachi…anche se non posso più essere l’eroe del tuo racconto personale…ancora oggi il nome dell’eroina che regna incontrastato nel mio…è Nana. Sei proprio tu, così carina e adorabile”.

    “In mezzo a quelle giornate diventate così movimentate, che anche trovare il tempo per dormire era ormai un problema…non mi resi conto degli errori insiti nella strategia che io stessa avevo elaborato”.

    “Sai Hachi…davanti a me c’è un tappeto di stelle. Anche stanotte il cielo è tutto uno scintillio. Ancora oggi quando vedo qualcosa che brilla…mi torna in mente Ren”.

    “Fino ad allora avevo fatto in modo di non riflettere mai seriamente sui miei problemi…anzi li avevo elusi completamente. Ma ormai era arrivato il tempo di affrontarli”.

    “Sai Hachi, quanto più ci dibattiamo, tanto più affondiamo. Gli esseri umani sono proprio delle misere creature. Quando rinascerò, vorrei diventare un pesce, vorrei nuotare da sola con Ren in un acquario piccolo piccolo”.

    “In quel momento pensai che se fossi morta…Ren non avrebbe più accettato di morire con me, come un tempo. Ma è giusto così. Il mondo gira in questo modo. Sono sciocca a considerarlo un fatto triste”.

    “Sai Hachi, ho sempre creduto che vivere significasse camminare strenuamente controcorrente. Ma ora comincio a pensare che abbandonarsi al flusso non sia poi una cattiva idea…a patto che consenta di andare avanti, in qualche modo”.

    “Il mio sogno era portare la band al successo, e fare in modo che tutti i giapponesi conoscessero il mio nome. Anche se nessuno di loro si sarebbe mai preso la briga di chiamarmi per dialogare con me”.

    “Sai Hachi, a quell’epoca mi sono pentita con tutta me stessa di averti fatto conoscere Takumi. Ma se ancora oggi vivi felice al suo fianco, in un certo senso mi sento anche io un pò riscattata. E’ questa la mia ultima speranza”.

    “Ero convinta che Reira si esprimesse a parole con la stessa grazia con cui cantava. Invece mi resi conto che anche lei aveva una parlata simile a quella, assolutamente odiosa, di Takumi. Entrambi strascicavano le sillabe finali delle parole. Del resto anche io ho cominciato ad esprimermi in modo simile a Ren”.

    “Sai Hachi, i nostri gusti sono completamente diversi, perciò ma avrei immaginato che un giorno avremmo indossato lo stesso gioiello. Neanche nelle mie più sfrenate fantasie. Tu sei il tipo che ama le novità, e in questo senso non sei fedele ai tuoi antichi amori. Spero però che magari questo anello, realizzato su misura da una delle ditte storiche del Giappone…tu lo possieda ancora”.

    “Il denaro del contratto, versato dalla Gaia Records, la paga che ci viene riconosciuta ogni mese, e i diritti d’autore previsti per il cd, che cominceremo a riscuotere tra poco. Ormai la nostra non è più una band di dilettanti. Ce n’è abbastanza per mantenere con larghezza di mezzi sia Hachi che suo figlio”.

    “Sai Hachi, si dice che per capire davvero lìimportanza di una persona, bosogna prima perderla. Io credo invece che l’importanza di una persona si comprenda davvero quando la si rivede a distanza di tempo. Non sei d’accordo anche tu? Se adesso rivedessi te e gli altri…sicuramente mi viziereste e mi coccolereste come una volta. Questa prospettiva mi spaventa a tal punto che non riesco a muovermi da qui”.


    http://antoniogenna.wordpress.com/2007/01/...#comment-205391
     
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    da stasera "Ka-Boom" nuovo canale anime (al numero 139 del digitale terrestre) trasmette Nana dal primo episodio..
     
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    Nana è su Netflix!
     
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