La Scala parte con "Tristano e Isotta"

In stagione anche Gilliam

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    Debutterà con "Tristano e Isotta" diretto da Daniel Barenboim la stagione della Scala 2007-2008, che vedrà anche per la prima volta cimentarsi con l'opera il regista americano Terry Gilliam e salire sul podio del tempio dei melomani una donna.

    "Sarà una stagione di svolta", ha assicurato oggi ai giornalisti il sovrintendente e direttore artistico Stephane Lissner, annunciando che il teatro sarà aperto 25 giorni al mese, garantendo sempre e comunque la cura musicale e teatrale degli spettacoli.

    "Per me il punto più alto della stagione è l'inizio della collaborazione con Barenboim", ha detto ancora Lissner.

    Il direttore e pianista di origine argentina -- nominato lo scorso anno maestro scaligero -- ha infatti firmato con la Scala un contratto che lo vedrà legato al teatro per sei anni, a partire dal 9 novembre, quando dirigerà la Messa da requiem di Giuseppe Verdi.

    Darà poi il via il 7 dicembre, come vuole la tradizione, alla stagione dell'opera, che quest'anno vedrà la messa in scena di 10 nuove produzioni, tra cui anche la "Maria Stuarda " di Donizetti.

    A cimentarsi con una regia teatrale sarà per la prima volta anche Terry Gilliam, tra i fondatori dei Monty Python e regista di film come "I Fratelli Grimm" e "Paura e delirio a Las Vegas", che firmerà la regia dell'opera "Andrea Chénier" di Umberto Giordano, affiancato dal premio Oscar Dante Ferretti per le scene e da Gabriella Pescucci per i costumi.

    Lissner ha sottolineato anche che ci sarà per la prima volta sul podio della Scala una donna, con la newyorkese Marin Alsop, che nell'aprile 2008 dirigerà la Filarmonica per tre serate.

    "La Scala ha ritrovato un forte slancio", ha detto oggi il sindaco Letizia Moratti, presidente del cda del teatro, che nel 2006 ha chiuso il bilancio in positivo per un milione e mezzo di euro, contro i cinque milioni di perdite dell'anno precedente.

    "Lo testimoniano i numeri, come i 40.000 nuovi spettatori, con un forte presenza di giovani e anziani, con la presenza a livello internazionale che si va rafforzando", ha aggiunto, annunciando futuri tour per la filarmonica in Usa e Canada e in Giappone per il balletto e la riapertura del Bolshoi nel 2008 con uno spettacolo scaligero.

    Soddisfatto anche Lissner, che evidenzia anche un aumento del pubblico straniero dal 18% del 2005 al 35% del 2007, ma che esorta a maggiori investimenti pubblici.

    "Il fatto che il bilancio sia in pareggio non significa che si tratti di un teatro forte . Attualmente abbiamo il 42% di fondi pubblici e il 58% di risorse proprie. Le proporzioni devono invertirsi, in linea con il resto d'Europa".


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