Il Ritratto di Dorian Gray .. il musical

di Tato Russo

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    IL RITRATTO DI DORIAN GRAY il musical

    L'aspetto più interessante del musical moderno è permettere ai mezzi espressivi della musica, del canto, della recitazione, della messinscena di raccontare una storia che catturi lo spettatore, proiettandolo in una nuova realtà, come in un film a teatro. Il ritratto di Dorian Gray, oltre all'indubbio valore letterario, possiede un proprio fascino melodrammatico, che nasce dall'intreccio tra le riflessioni estetiche del protagonista e l'invenzione narrativa tra le più attuali. Un ritratto che invecchia e un giovane di straordinaria bellezza che attraversa i decenni senza veder mai sfiorire la propria gioventù grazie ad un misterioso patto col diavolo che lo trasforma in un automa incapace di provare qualsivoglia sentimento, lontano com'è dai limiti che definiscono l'umanità di un essere vivente.
    Dopo “Masaniello”, “Viva Diego”, “I promessi sposi”, Tato Russo fa rivivere in questa sua trasposizione musicale uno dei più importanti romanzi della letteratura moderna perché ha rappresentato uno spartiacque fra due secoli, ma anche fra due modi e mondi letterari conseguenti.
    Accolto al suo debutto al Teatro Bellini di Napoli nel Novembre 2002 da un calorosissimo successo di pubblico, con all'attivo sette nominations per gli Italian Musical Awards 2004, lo spettacolo, al terzo anno di repliche, si avvale di una compagine di interpreti di grande livello e completezza, capace di esprimersi con la medesima credibilità recitando con il corpo, il canto, la parola. L'allestimento è sontuoso, ricco di suggestioni gotiche e decadenti; le musiche, firmate da Mario Ciervo e Tato Russo, autore anche del libretto, riprendono sonorità pucciniane e debussiane, con richiami al pop e al blues.
    Tato Russo, nei panni di Lord Henry Wotton, conduce le trame dello spettacolo e dà magistralmente voce agli aforismi di Oscar Wilde; il personaggio di Dorian Gray è interpretatto da Michel Altieri, già protagonista de “I Promessi sposi” nel 2000, vincitore del Premio Sandro Massimini, dell'Italian Musical Theatre Award e del Rome-Europe Award come miglior attore; Irene Fargo presta le sue eccezionali doti canore per un'efficace interpretazione del personaggio di Maryanne; Katia Terlizzi è Gladys, Priscilla Owens è Sybil Vane e Filippo Brunori è Basil Hallward.
    Le scene sono di Uberto Bertacca, i costumi di Giusi Giustino, le luci di Patrick Latronica. Coreografie di Aurelio Gatti, arrangiamenti e orchestrazione di Giovanni Giannini.



    Liberamente tratto dal romanzo di Oscar Wilde
    ideazione e libretto di TATO RUSSO
    musiche di MARIO CIERVO e TATO RUSSO
    arrangiamenti e orchestrazione GIOVANNI GIANNINI
    scene UBERTO BERTACCA
    costumi GIUSI GIUSTINO
    coreografie AURELIO GATTI
    virtual orchestra system ideato e programmato da MAURIZIO SANSONE
    disegno luci PATRIK LATRONICA
    aiuto-regia CHRISTINE GRIMANDI - TONINO ACCOLLA
    assistenti alla regia Aurelio Laino - Franco Travaglio
    uno spettacolo di TATO RUSSO


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    Fonte e sito ufficiale
     
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