Il San Carlo riapre con Bolle: Schiaccianoci scacciacrisi

tutto esaurito per l'appuntamento con la danza San Carliana

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    Dal 3 al 15 gennaio del nuovo anno la compagnia di balletto del Teatro di San Carlo porta in scena il balletto di Lev Ivanov su musiche di Piotr Ciaikovskij "Lo Schiaccianoci", riproposto nella versione di Derek Deane con Roberto Bolle e Greta Hodgkinson.

    Massimiliano Crau


    Finalmente si apre il sipario al Teatro di San Carlo di Napoli, e soprattutto la fortuna ha voluto che in scena ci fosse il balletto con uno dei titoli più prestigiosi del repertorio classico ottocentesco. Il libretto di Marius Petipa, le musiche di Piotr Ciaikovskij e le coreografie di Lev Ivanov rappresentano forse il miglior biglietto da visita per la ripresa delle danze a Napoli, con un balletto sì natalizio ma sempre buonissimo per tutte le occasioni. E da Lev Ivanov a Derek Deane il passo è breve, soprattutto se a mediare tra il coreografo russo del 1892 e quello di oggi c'è Anna Razzi, sapiente direttrice della Compagnia di Balletto del Teatro di San Carlo. Si danzerà dunque in un teatro in crisi economica e gestionale ma di contro con una Razzi sempre più intraprendente. Basti ricordare la gravità economica e politica di qualche mese e fa e ci si accorge immediatamente del cambio di programma. Con una stagione seriamente a rischio, il teatro era commissariato ma la Razzi nonostante tutto programmava un cartellone di balletto, con nomi altisonanti e soprattutto con risorse precarie. Oggi invece ci troviamo a presentare Lo Schiaccianoci, il primo titolo di balletto di una serie lunga sino alla prossima estate, in scena al Teatro di San Carlo dal 3 al 15 gennaio, e soprattutto con un super cast legato ai nomi di Roberto Bolle ed Eleonora Abbagnato.(sostituita poi da Greta Hodgkinson a causa di un infortunio a fine dicembre che l'ha vista costretta a rinuciare alla parte che l'avrebbe vista protagonista accanto all'etòile scaligera).
    E come se non bastasse, contemporaneamente alle rappresentazioni ufficiali, le mattine dal 9 al 15 gennaio andrà in scena finanche una suite tratta dal balletto con l'intera Compagnia di Balletto del Massimo napoletano, con spettacoli rivolti alle scuole della regione. E a tutto questo dovremmo aggiungervi gli altri balletti già in cartellone ad aprile 2008, con Orfeo ed Euridice di Karol Armitage, ed in maggio con un fitto repertorio di Robert North al Teatro Politeama di Napoli. E senza contare l'appuntamento estivo del 2008 con i Carmina Burana, quale incredibile suggestiva chiusura dell'incredibile progetto di rilancio del balletto sancarliano ad opera di Anna Razzi. Un progetto creato caparbiamente, dopo svariati anni di collaudata direzione alla Scuola di Ballo, ma da un annetto trasferita anche negli uffici della direzione della compagnia. E con la Razzi la nostra Compagnia di Balletto ha riguadagnato una significativa credibilità agli occhi internazionali, stando ad una lettura veloce della critica nell'era "razziana". E poi c'è Lo Schiaccianoci, titolo in verità vincente a prescindere, ma comunque utile alla causa generale delle casse del teatro in perenne affanno, così ben venga il ballettone natalizio confezionato dalle ricchissime mani delle super star Bolle ed Abbagnato, seppur sempre e comunque sotto l'egida della Razzi. Loro saranno i protagonisti al maschile e femminile del libretto di Marius Petipa, con la Fata di Confetto del II atto nelle vesti della bionda siciliana Abbagnato, etoile del Teatro dell'Opèra di Parigi. Con in scena ad affiancarli un copioso numero di soldatini, topini e danze varie del mondo, quasi un idillio di colori, musiche e costumi nell'esaltazione di uno dei balletti più amati dal pubblico non propriamente esperto.Nonostante i pochi in cassa, dunque, si apra il sipario che con il progetto della Razzi la danza troverà sempre un posto importante in cartellone. "Dopo questi ultimi difficili mesi per gli artisti del Teatro di San Carlo - ci confida Anna Razzi - finalmente torniamo a danzare sul serio. Con Lo Schiaccianoci di Derek Deane abbiamo l'opportunità di far correre la gente a teatro, un pò come ai vecchi tempi". Il Ballo classico a Napoli ha messo le radici nel XVIII secolo e sembra proprio assurdo che le cose debbano volgere al peggio proprio ora." I tre cast chiamati ad avvicendarsi per l'allestimento de Lo Schiaccianoci sono il frutto del lavoro di tutta la compagnia, con la sola eccezione delle due etoiles impegnate quattro giorni sui sei, in un'ideale magnifica apertura del nuovo anno, nella certezza di portare avanti il progetto della Razzi tutti i giorni ed in tutti i settori del Teatro di San Carlo. "Non dobbiamo porre limiti a questo teatro - chiude la Razzi - io del resto vi lavoro da quindici lunghissimi anni. Eppure non mi stanco mai di pensare a Lo Schiaccianoci di oggi, seppur con la coda dell'occhio già rivolta al prossimo lavoro, come se la crisi del San Carlo non mi appartenesse".

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