10 Gennaio 2008 "[b]Lo Schiaccianoci[/b]" al Teatro San Carlo di Napoli

Cronoca di una serata indimenticabile

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  1. BlackMamba "The Bride"
     
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    Ed ecco il mio resoconto della magica serata in cui ho assistito alla magia de "Lo Schiaccianoci" ;D

    10 gennaio 2008 – Dopo una lunga attesa finalmente è arrivato il fatidico giorno dello spettacolo, dove, da una distanza ravvicinata, vedrò Roberto Bolle danzare uno dei miei balletti preferiti sin da piccola.
    Mi sveglio quasi incredula, come se non potesse essere vero, ed ancora con l’influenza (nausee e crampi dolorosissimi in agguato) che mi perseguita, ma nessun problema: mi imbottisco di medicinali ; il giorno precedente mia madre mi ha chiesto : “Sicura di sentirti bene e di voler andare?” anche se conosceva già la risposta io le dico “ Se dovesse capitare c’andrei anche con una flebo attaccata al braccio!!!”.
    cosi fu, dopo una bella dormita e una bella dose di medicinali comincio a prepararmi per andare a teatro, nervosa al massimo per paura di far tardi ( nonostante fosse prestissimo), Così fu, scendiamo io e mia madre per andare a teatro dove avremmo incontrato poi la mia amica Fortuna, prima però passiamo a prendere l’amica di mia mamma.
    Arrivate fuori al teatro cominciano a brillarmi gli occhietti e divisi i biglietti , entriamo; compriamo i libretti dello spettacolo e poi mia madre si dirige al palchetto con l’amica ,mentre io e Fortuna entriamo in platea.. non appena entrare comincia a venirmi il palpitacuore e l’emozione è talmente forte che ho le lacrime agli occhi

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    Terza fila di platea posto n°2 e 4, il palco è vicinissimo, mi guardo intorno e vedo gente di tutte le età che riempiono il teatro( non c’era posto neanche per uno spillo) e con un sorriso che non abbandona il mio viso alle 20:40 le luci in sala si spengono e comincia la magia.
    Una scenografia che cattura l’attenzione dello spettatore tra fiocchi di neve e incredibili colori, i costumi splendidi ( quello del Valzer dei Fiori uno dei migliori) e gli interpreti; il primo ad entrare in scena è un magnifico Drosselmeyer, cominciano le danze e tra topi ballerini e giochi spicca la piccola Clara ,una Urcioli davvero bravissima che riesce ad esprimere il brio e la magia vista attraverso gli occhi di una fanciullezza ormai dimenticata.
    Il primo atto è quasi terminato dopo la vittoria di Clara e del Piccolo Schiaccianoci sul Re Topo, le scenografie cambiano come per rivelarci una foresta all’ingresso di un mondo incantato e lì il Principe Schiaccianoci liberato dalla maledizione prende vita ed il nostro Roberto entra in scena; me ne accorgo subito quando ancora nella penombra si dirige al centro della scena dove l’occhio di bue lo illumina in tutta la sue eleganza e bellezza; rimango impietrita ,almeno a detta di Fortuna che dopo lo spettacolo mi dirà “Cinzia non respiravi ,eri come impietrita che guardavi il palco”, le lacrime hanno solcato i miei occhi, è un’emozione tale vederlo in scena che il cuore mi batteva all’impazzata avevo quasi paura che facesse tanto di quel rumore da esser sentito da qualcuno.
    Il passo a due del Principe e di Clara è stupendo a coronare il tutto arriva poi la Fata della neve, che con la sua presenza glaciale e magnetica cattura l’attenzione degli spettatori durante il suo assolo.
    Una carrozza arriva piano sul palco, il Principe e Clara salgono sulla carrozza tra abbracci e carezze del Principe a Clara (cosa che devo ammettere m’ha suscitato non poca invidia.. e sfido chiunque a non voler aver preso il posto della Urcioli in quel momento), la carrozza si muove diretta verso il regno magico del Principe Schiaccianoci, cala il sipario.
    Il primo atto si chiude così, io (come la maggior parte del pubblico ) entusiasta all’ennesima potenza, mi dirigo al palchetto dove è mia madre ed incrocio un signore che ,parlando con la moglie, afferma entusiasta “Che spettacolo magnifico, e poi..mai visto un pubblico così giovane!”, non so per quale motivo ma mi sento contenta di questa affermazione, contenta di vedere il teatro della mia città gremito proprio nel momento in cui la Fondazione del Real Teatro San Carlo vive momenti difficilissimi, ed in cui è anche a rischio chiusura.
    Scendo nuovamente in sala dopo aver parlato con mia madre, pronta per un secondo atto che è un susseguirsi di magia e sogni realizzati.
    La scenografia che dapprima rappresenta una grotta si traforma poi nel regno di Schiaccianoci; Clara e Drosselmeyer seduti sulle scale sul fondo della scenografia ammirano ( e con loro tutto il pubblico) le varie danze: “La Cioccolata” o Danza spagnola, “Il Caffè” o Danza araba ,
    “Il Tè” - Danza cinese, ed il “Trepak” - Danza russa.
    Nota di merito và fatta al ballerino solista del Trepak (scusate ma non essendo a casa non ho il libretto dello spettacolo e non ricordo il nome) assolutamente straordinario, la carica della danza russa , di solito difficile da esprimere, tradotta al massimo in energia pura.
    La Danza cinese, poi , mette allegria a tutti (come non pensare ai funghetti di Fantasia) con il drago che aleggia tra i ballerini; eleganza e maestosità spetta alla Danza araba; seguono poi la Danza dei flauti e il valzer dei Fiori, vederlo danzare dal vivo è stata un’emozione e poi con quei costumi le ballerine sembravano ancora più leggiadre.
    Ed ecco entrare in scena nuovamente Roberto con Greta Hodgkinson per i pas de duex e gli assoli del Principe e della Fata Confetto, io in piena estasi davanti alla grazia del nostro grande Etile vorrei scattare qualche fotografia, ma mi faccio scrupolo sul da farsi ,visto che è proibito fare foto durante gli spettacoli, ma improvvisamente mentre viene eseguita la prima variazione del Principe ( ossia la Tarantella) vedo un flash che mi illumina i capelli, e così, visto che la signora dietro di me scattava foto senza ritegno addirittura col flash, io mi sono armata e ho cominciato a scattare qualcosina anche io (anche se senza flash ovviamente sono venute un po’ mosse),ma soprattutto son riuscita a fare un paio di brevi filmati anche durante la variazione della Fata Confetto e sulla Coda, dove Roby ha dato il meglio di sé in 22 fouettés en tournant ( li ha contati mia madre io ero troppo incantata dalla magia del balletto) seguiti da 3 pirouettes per concludere la variazione dell’ultimo pas de deux.

    Roberto durante il suo assolo
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    Roberto riceve i meritatissimi applausi dopo l'assolo
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    Roberto e Greta Hodgkinson durante il Pas de Deux finale
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    Roberto e Greta Hodgkinson ringraziano il pubblico alla fine del Pas de Deux
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    Inutile dire che ogni passo a due e assolo con Roberto aveva degli applausi da stadio, e lui ringraziava continuamente il pubblico con mille inchini ed un sorriso che illuminava la sala; dopo il valzer finale e l’apoteosi del balletto la piccola Clara si sveglia dal suo sogno abbracciata al suo piccolo Schiaccianoci, esce dalla porta per salutare Drosselmeyer che sta andando via (la Urcioli qui esprime tutta la freschezza di una bambina la notte di Natale).
    E’ il momento dei saluti, e lì comincio a scattare le foto col flash, tutti gli artisti entrano in scena per ricevere i meritatissimi applausi dopo lo spettacolo e la magia che ci hanno regalato, il pubblico comincia ad alzarsi in piedi a correre verso il palco (una signora si è piazzata al centro quasi in braccio al direttore d’orchestra), io non mi sposto perché da dov’ero la visuale era più che buona.


    Applausi per la Urcioli

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    Ed ecco il nostro Principe entrare, accompagnato dalla Hodgkinson, che ringrazia e saluta il pubblico con un calore immenso, poi quando a sipario chiuso c’è la chiamata alla ribalta e lì il pubblico si scatena come non mai, ed io con loro.

    Roberto Bolle e Greta Hodgkison ringraziano il pubblico durante i saluti
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    Tutto il cast ringrazia si prende i meritatissimi applausi
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    Si levano veri e propri boati quando Roberto calca la ribalta, se il pubblico avesse chiuso gli occhi avrebbe potuto benissimo pensare di essere ad un concerto dei Beatles negli anni sessanta, tutti in piedi che acclamano e urlano il suo nome “ROBERTO!ROBERTO!ROBERTO” si levano per tutto il teatro e lui si inchina, sorride ed è quel sorriso soddisfatto di chi ha faticato tanto ed ora è felice che tutto il pubblico ammiri il suo lavoro.

    Roberto alla ribalta
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    Roberto e Greta alla ribalta
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    L’ultimo saluto al pubblico, un ultimo inchino e la luce dei miei occhi và via, un po’ triste che sia già finito ma al tempo stesso felice come non mai, veloce come un fulmine mi dirigo verso l’uscita del teatro ( messa del cappotto a tempo di record) per avviarmi all’uscita artisti, Fortuna mi segue destreggiandosi tra slalom di persone in fila per uscire.
    Arriviamo davanti l’uscita artisti, siamo le prime dopo ci raggiungono un altro paio di persone, mi preparo il pole position vicino all’ultimo dei 2 gradini ( almeno ha il tempo di respirare prima di uscire pensavo ingenuamente io) e Fortuna dietro di me con la fotocamera pronta allo scatto selvaggio( essendo lei alta un bel po’ sarebbe riuscita meglio a fare le foto) .
    I minuti passano e man mano si crea una piccola folla, fino a diventare una baraonda… ora non voglio fare polemica,ma una signora e delle ragazze si piazzano completamente dritto davanti all’uscita bloccando il passaggio che noi persone che eravamo arrivate prima avevamo lasciato affinché gli artisti e i musicisti potessero passare liberamente e per permettere anche a Roberto di camminare senza problemi e in modo da dargli spazio per qualche autografo e qualche foto, lì cominciano gli sguardi in cagnesco.
    Passa ancora tempo ed una signora (che era dietro di me) fa piazzare la figlia sul primo gradino dandomi uno spintone ed un’altra invece scavalca Fortuna e le si piazza davanti, meno male che lei essendo alta più di tutti non le toglieva di granchè la visuale, nel frattempo sempre più gente si accalca e la cosa comincia ad innervosirmi e comincio a pensare tra me e me “Se questi restano così sarà impossibile a Roberto fermarsi a meno che non sappia volare, se lo divoreranno!!”.
    Dopo vari falsi allarmi ecco giungere in lontananza Roberto ( mi avvisa Fortuna che dall’alto riesce ad avere una piccola visuale dell’interno) e lì tutti che cominciano a gridare il suo nome, da quel momento credetemi non si è capito più niente: il piccolo spazio che avevamo lasciato và a farsi benedire la signora ( con annesse ragazze ) che si era piazzata ostruendo il passaggio vola sul gradino e non resta più spazio per far passare neanche uno spillo, ma ovviamente c’è di peggio tutti si accalcano la signora che si era piazzata davanti a Fortuna mi pesta i piedi per passarmi avanti mentre quella che aveva fatto piazzare la figlia sul gradino mi tira i capelli per spingermi indietro e passare lei!!!! Nel frattempo Roberto non riesce a uscire allora lo scorta una guardia del corpo ( unico sistema per farlo passare) fino all’uscita del teatro, e ovviamente non riesce a fermarsi né per un autografo né per una foto!!!
    Mi usciva il fuoco dal naso e dalle orecchie, dico io un po’ di civiltà in più avrebbe giovato a tutti perché bisogna essere così scalmanati??!!Non riesco proprio a spiegarmelo e ancora oggi se ci penso non mi capacito della cosa: Roberto è sempre stato disponibilissimo con i fans, se solo gli avessero lasciato lo spazio per respirare si sarebbe certamente fermato e tutti saremmo stati più contenti, ma invece no c’è sempre chi si crede più furbo di qualcun altro! Un po’ incavolata io e Fortuna raggiungiamo mia madre e l’amica, che avevo avvisato durante l’intervallo su dove ci saremmo viste dopo, alla quale racconto la baraonda e mia madre mi fa “Ci è passato proprio di fianco scortato dalla guardia del corpo, forse lo vedevate meglio da qui” ed io “Se solo gli avessero fatto spazio si sarebbe fermato anche lì -_-“ rispondo un po’ delusa.
    Passato il momento di delusione mi resta la felicità d’averlo visto danzare, da così vicino poi è stato letale, un po’ triste che sia già finito , ma con il cuore gonfio di felicità mi dirigo verso la macchina e faccio ritorno a casa (dove appena arrivata scaricherò le foto e i filmati fatti ), sapendo che questa serata per me rimarrà nel mio cuore, nei miei pensieri per sempre: una serata da ricordare!!
    Andare a dormire così felice non mi capitava da tempo immemore, se poi ci aggiungete che una volta arrivata a casa Fortuna mi assicura che mi farà compagnia per riuscire a beccarlo fuori il teatro altrimenti da sola mi sarei soltanto pietrificata, potete immaginare il mio stato d’animo .. ma questa è un’altra storia e la racconterò un’altra volta (cit. da “La Storia Infinita” di M. Ende).

     
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