Grande successo per le memorabilia di Lost

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    Oltre 1 milione di dollari! Questa dovrebbe essere la cifra raccolta dalle aste indette la settimana scorsa al Barker Hangar dell’aeroporto di Santa Monica, in California, che offrivano pezzi di set e oggetti vari usati in sei anni dalla serie Lost (di cui Antonio aveva parlato qui).
    Un pezzo di fusoliera dell’aereo Oceanic Airlines, partito da $400, è stato aggiudicato per $3.000 dal collezionista James Commisar, vestito per l’occasione con una camicia hawaiiana.
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    La copia di “Watership Down” letta da Sawyer in diversi episodi è stata aggiudicata per $3.300 (si pensava ad una cifra di circa 300 dollari), un set di bottiglie con il logo “Oceanic Airlines” è arrivato a $1,680, la Camaro bianca e rossa di Hurley è giunta a 24.000 dollari. Ottimi risultati anche per i copioni firmati da J.J. Abrams e Damon Lindelof, venduti a 18.000 dollari.
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    In passato gli studio di produzione buttavano via costumi e roba del genere o al massimo li riciclavano per i nuovi show ma, grazie a Internet e a fan desiderosi di questi oggetti, è nato un vero mercato che si sta rivelando anche molto remunerativo, specie in periodi di recessione come questi. Ecco quindi che ABC è stata, cosa inusuale, attivamente coinvolta nell’organizzazione dell’evento al quale si accedeva dopo aver pagato $42. Una parte degli incassi è stata devoluta ad associazioni di carità delle isole Hawaii, dove la serie veniva girata.
    Il prezzo era giustificato da una sorta di show che è stato allestito per i partecipanti: l’hangar è stato trasformato per l’occasione in un pezzo di isola con palme e cascate e una donna ha interpretato la madre adottiva di Jacob e L’uomo in nero, avvolta da una nebbia che usciva dalla botola.
    Alcuni cose sono state tenute come souvenir dagli attori: Terry O’Quinn ha una delle statuette della Vergine Maria usate per trasportare droga mentre il pugnale di Locke è rimasto negli archivi della Walt Disney Company, così come uno dei furgoncini della Dharma.
    “È davvero triste“, ha detto la produttrice Norren O’Toole mentre assisteva alle aste, “ma è comunque un modo per Lost di vivere nelle case della gente per sempre.“


    http://antoniogenna.wordpress.com/2010/08/...i-met-your-mot/
     
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