Un passo dal cielo

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    Da questa sera, ogni domenica alle ore 21.30 per sei settimane Terence Hill torna su Rai 1 nei panni di Pietro, una guardia forestale dal passato misterioso, segnato da un tragico evento, con la fiction in 12 episodi “Un passo dal cielo”, diretta da Enrico Oldoini. Tra la magia delle montagne e la bellezza incontaminata della natura dell’Alta Val Pusteria, Pietro cercherà di ritrovare la serenità e le motivazioni per far pace con se stesso e con la vita.
    A seguire, la presentazione curata dall’ufficio stampa Rai, ed in anteprima le trame degli episodi.

    Tolti gli abiti talari del celebre Don Matteo, Terence Hill torna sul piccolo schermo per indossare la divisa del corpo forestale. Sarà Pietro, un uomo introverso, di poche parole, che ai contatti umani, sembra preferire il rapporto, sempre sincero, con il bosco e le sue creature. Pietro è generoso, dal cuore grande, è incapace di sopportare le ingiustizie e le bassezze di chi non ama la natura e anzi impropriamente la sfrutta. Sulle sue spalle larghe da montanaro, pesa un grande fardello. Una brutta storia che arriva dal passato ad inquietare il suo presente. Era un grande scalatore e le montagne le ha sempre amate e rispettate, ecco perché le ha scelte come casa, come luogo dove poter ricominciare, dove poter trovare il modo non di dimenticare ma di trasformare il dolore in energia a servizio degli altri. Ed ecco che proprio a “un passo dal cielo”, tra le magiche vette imbiancate e le ridenti vallate dell’Alta Pusteria, la vita, piano piano, comincia a riprendere il suo giusto ritmo, quello scandito dallo scorrere dell’acqua del fiume, quello del vento che scuote le fronde, della neve che imbianca le cime e del sole che splende tra le rocce. Tutti strumenti perfettamente accordati, in naturale sintonia tra loro, capaci ogni giorno di suonare all’unisono quella musica straordinaria che è il concerto della vita. Pietro è uno spettatore privilegiato, un appassionato del “genere” che, come chi conosce bene gli spartiti, nota ogni piccola stonatura e intuisce il “problema”, il pericolo e quindi accorre per risolverlo, arginarlo prima che provochi ulteriori danni.

    “Un passo dal cielo”, una produzione Luxvide e Rai Fiction prodotta da Matilde e Luca Bernabei per la regia di Enrico Oldoini. Con Terence Hill, Enrico Ianniello (Vincenzo), Gaia Bermani Amaral (Silvia), Francesco Salvi (Raccia), Gianmarco Pozzoli (Huber), e con Katia Ricciarelli nel ruolo di Assunta. Dodici episodi per sei prime serate in onda da domenica 10 aprile, su Rai1. Completano il cast: Mauro Pirovano, Gabriele Rossi, Claudia Gaffuri, Valentina D’Agostino, Bettina Giovannini. Le musiche sono di Pino Donaggio.

    Mentre Pietro, con una calma proverbiale, continua la sua missione in alta quota, arriva nella cittadina di montagna Vincenzo (Enrico Ianniello), un poliziotto del sud, abituato al chiasso delle strade di Napoli, ad inseguire scippatori, a fare i conti con mercanti di droga e rapinatori. Non ama tutta quella quiete, non è abituato agli animali che camminano per strada al posto delle macchine, che vengono curati dove vengono curati gli uomini, e soprattutto non è ancora pronto per comprendere appieno il significato di quel “silenzio pieno di note”. Poi c’e’ la bella e intelligente Silvia, la veterinaria del paese che si prende cura di tutti gli animali, dalle mucche ai lupi, dai caprioli alle esotiche iguane, e lo fa proprio nella caserma dove lavorano anche Pietro e Vincenzo. Una convivenza che non sempre sarà facile. E mentre nei boschi si dà la caccia a bracconieri e cacciatori di frodo, in paese le giornate si susseguono tra storie d’amore, d’amicizia, ma anche tra drammi e vecchi segreti, così come si dipanano le vicende quotidiane di personaggi “speciali” come l’ex boscaiolo “Roccia” e l’energica Assunta o come Huber, un poliziotto sognatore, che voleva tanto fare la guardia forestale.

    “Sono nato qui, a contatto con la roccia, gli alberi e le stelle.
    La mia casa sono le montagne e il silenzio dei boschi.
    Conosco la lingua del vento, della pioggia, degli animali.
    Proteggere questo mondo è la mia vita.”

    Gli occhi sono quelli azzurri e profondi di Terence Hill. Il suo passato è circondato da un’aura misteriosa. E’ Pietro, il capo della squadra del corpo forestale della cittadina, un uomo dei boschi con un doloroso segreto alle spalle. E’ stato una leggenda della montagna, uno scalatore capace di conquistare le vette più difficili fino a quando un tragico incidente non lo ha segnato nel profondo. Da allora la sua vita è cambiata e Pietro ha scelto di ritirarsi tra le montagne per recuperare pace e ritrovare se stesso. Ascoltando il vento Pietro riesce a prevedere non solo le trappole sparse per i boschi ma anche quelle che tende la vita. Il suo regno è il parco che costeggia il piccolo paesino di San Candido accucciato ai piedi delle Dolomiti, i cui pennacchi imbiancati fungono da vedetta alla quiete incantata del luogo. Dai tetti d’ardesia lucente delle case in legno che popolano le stradine arroccate intorno alla piazza principale, si innalzano piumini di fumo bianco che soffia dai camini. Quando irrompe l’inverno con la neve ed il ghiaccio, il paesaggio si trasforma in un mare bianco, dove i boschi e le montagne spuntano come piccole isole. Il nostro eroe ha fatto della difesa della vita e della natura di questi luoghi la sua missione. Tutto il contrario dello stile di vita di Vincenzo (Enrico Ianniello), poliziotto napoletano in carriera, abituato a muoversi ai ritmi della vita frenetica di città, scivolando nel traffico per inseguire i malviventi, infiltrandosi in incognito nelle bande criminali per sgominare traffici di droga. Promosso in montagna ut amoveatur Vincenzo è infastidito dall’eccessiva tranquillità e dalla larghezza dei tempi operativi e non riesce a condividere il punto di vista di Pietro ma soprattutto si trova a scontrarsi quotidianamente con Silvia (Gaia Bermani Amaral), la veterinaria del paese che collabora anche con la forestale e che sarà coinvolta nei casi di cui si occuperà Vincenzo. Uno scontro che dal lavoro si trasferisce anche nella vita privata perché i due si trovano a dividere gli alloggi della caserma che ospita temporaneamente la Polizia e la Forestale. Indagando su casi insoliti e a volte bizzarri, costretto a decifrare gli indizi nascosti nella natura, lo scontro-incontro con Pietro e la sua filosofia porterà Vincenzo ad amare questi luoghi incantati ed il loro linguaggio, tanto da rimettere in discussione la sua vita. Intorno ai personaggi principali vive il mondo di una cittadina di montagna con i suoi personaggi particolari e le sue tradizioni; dall’ex boscaiolo Felicino detto “Roccia” (Francesco Salvi), braccio destro di Pietro, che vive con l’energica sorella Assunta (Katia Ricciarelli), a Huber (Gianmarco Pozzoli) poliziotto che avrebbe sognato la divisa da guardia forestale ed avrà non pochi problemi a relazionarsi col temperamento del suo nuovo capo, Vincenzo. Una storia che unisce in sé l’epicità degli intramontabili eroi del western, ad una narrazione ricca di avventura in uno scenario naturale “da favola”. Detection e commedia, drammi e storie d’amore e d’amicizia, segreti che emergono dal passato, un confronto tra la natura, gli animali e gli uomini legati all’unico filo di una narrazione ricca di avventura.



    http://antoniogenna.wordpress.com/2011/04/...cielo-su-rai-1/
     
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