Humans

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    Humans è una serie televisiva britannica di fantascienza trasmessa dal 14 giugno 2015 su Channel 4.

    Si tratta di un rifacimento della serie svedese Real Humans (Äkta människor), il quale analizza gli effetti dell'intelligenza artificiale sulla società dalla prospettiva della normale vita domestica

    Trama

    In una dimensione parallela contemporanea, il dispositivo tecnologico più in voga del momento è il cosiddetto synth, un avanzato androide dalle sembianze molto simili a quelle umane, ideato allo scopo di diventare un badante domestico per famiglie o un operaio per compiti più umili. Persone come George Millican, un anziano rimasto vedovo, lo usano non solo per essere aiutati nella vita quotidiana, ma anche come un dispositivo da compagnia, verso il quale può svilupparsi un legame affettivo. Nel Regno Unito una famiglia dei sobborghi, la famiglia Hawkins, ne compra uno ricondizionato, scoprendo presto che tale modello possiede capacità molto più avanzate di quelle pubblicizzate, comportandosi e pensando in modo simile ad un essere umano, con una propria volontà.

    Il synth degli Hawkins non è l'unico esemplare con tale caratteristica, ma è membro di un ristretto gruppo di dispositivi che alcuni, come Leo, figlio del professore che ha ideato il codice in grado di far sviluppare una libera volontà ai robot, cercano di proteggere, mentre altri, in particolare l'ingegnere Edwin Hobb, cercano di neutralizzare profetizzando un'imminente singolarità tecnologica.


    Personaggi e interpreti

    -Anita, interpretata da Gemma Chan.
    È il nuovo synth comprato dalla famiglia Hawkins, che sembra sviluppare comportamenti simili a quelli umani.
    -Laura Hawkins, interpretata da Katherine Parkinson.
    È un brillante avvocato, sposata con tre figli.
    -Joe Hawkins, interpretato da Tom Goodman-Hill.
    È il marito di Laura, il quale decide di comprare un synth anche per aiutare il suo matrimonio.
    -Mattie Hawkins, interpretata da Lucy Carless.
    È la figlia teenager, ribelle e cinica, di Laura e Joe.
    -Toby Hawkins, interpretato da Theo Stevenson.
    È il figlio maschio di Laura e Joe.
    -Sophie Hawkins, interpretata da Pixie Davis.
    È la figlia più piccola di Laura e Joe.
    -George Millican, interpretato da William Hurt.
    È un anziano vedovo che sviluppa un legame affettivo con il suo synth Odi, che tratta come un figlio più che un semplice robot. È anche uno degli ingegneri che hanno sviluppato i primi synth.
    -Odi, interpretato da Will Tudor.
    È il synth del dottor Millican, il quale dopo sei anni è divenuto obsoleto.
    -Vera interpretata da Rebecca Front.
    È il nuovo synth che dovrebbe sostituire Odi.
    -Leo, interpretato da Colin Morgan.
    È il figlio del programmatore che ha creato il codice che consente ai robot di sviluppare una propria libera volontà. Cerca di proteggere tale tipo di synth, che considera fratelli, ed è alla ricerca di una di loro a cui è stato particolarmente legato.
    -Max, interpretato da Ivanno Jeremiah.
    È il synth di Leo, dotato di libera volontà.
    -Edwin Hobb, interpretato da Danny Webb.
    È il professore che guidava il progetto sui synth insieme al loro creatore David Elster, abbandonando il progetto per seguire piani diversi. Ora cerca di recuperare gli esemplari in grado di sviluppare pensieri propri per distruggerli o riprogrammarli, per evitare che questi possano un giorno sottomettere gli umani.
    -Peter Drummond, interpretato da Neil Maskell.
    È un detective della polizia, membro della Special Technologies Task Force, che gestisce i casi che coinvolgono gli androidi.
    -Karen Voss, interpretata da Ruth Bradley.
    È una detective collega di Peter.
    -Jill Drummond, interpretata da Jill Halfpenny.
    È la moglie del detective Peter.
    -Simon, interpretato da Jack Derges.
    È il synth dei Drummond.
    -Harun Khan, interpretato da Manpreet Bachu.
    È il fidanzato di Mattie.
    -Niska, interpretata da Emily Berrington.
    Synth programmato per essere una prostituta, dotata di libera volontà.
    -Fred, interpretato da Sope Dirisu.
    È un altro dei synth in grado di provare emozioni umane, in fuga da Hobb.

    Produzione

    La casa di produzione britannica Kudos Film & Television acquisì i diritti televisivi per realizzare un remake della serie svedese nota con il titolo internazionale Real Humans già nel novembre del 2011, prima ancora che l'opera originaria debuttasse in Svezia nel mese di gennaio 2012. L'adattamento, curato da Sam Vincent e Jonathan Brackley, è co-prodotta insieme alla Matador Films, casa svedese produttrice di Real Humans, mentre Lars Lundström, ideatore della stessa, figura tra i produttori esecutivi. Nel mese di aprile 2014 Channel 4 commissionò la produzione della serie insieme alla Microsoft, interessata a produrre contenuti originali per la piattarma Xbox, prima di rinunciare al progetto nel corso dell'anno. Nel mese di settembre 2014 alla Microsoft subentrò quindi l'emittente via cavo AMC come finanziatore del progetto.

    In prossimità dell'inizio delle riprese, durante il mese di ottobre 2014, fu svelato il cast principale, comprendente William Hurt, Katherine Parkinson, Tom Goodman-Hill, Colin Morgan, Rebecca Front, Neil Maskell e Gemma Chan[4]; fanno parte del cast anche Lucy Carless, Pixie Davis, Ivanno Jeremiah, Theo Stevenson, Emily Berrington, Will Tudor, Danny Webb e Sope Dirisu.

    Sull'ambientazione la serie, Jonathan Brackley presentando la serie con Sam Vincent ebbe occasione di dichiarare: «Non vogliamo rappresentare questo mondo come una distopia o un'utopia, vogliamo rappresentare i pregi e i difetti di questo mondo. Proviamo a dire qualcosa sulla natura della tecnologia, la nostra relazione con essa e cosa ci sta facendo sia in termini positivi che negativi».

    Il 31 luglio 2015 fu confermata la produzione di una seconda stagione, composta come la prima da otto episodi.

    Distribuzione

    Humans ha debuttato il 14 giugno 2015 su Channel 4. Sull'emittente statunitense AMC, co-produttrice della serie, è in onda dal 28 giugno 2015.

    Promozione

    I primi teaser trailer vennero diffusi dal mese di marzo 2015. Per promuovere la serie Channel 4 ha anche creato un sito, personasynthetics.com, dedicato alla fittizia compagnia produttrice dei synth, i robot protagonisti della fiction.

    Accoglienza

    Ascolti

    Nel Regno Unito, il 14 giugno 2015, il primo episodio fu seguito complessivamente da circa quattro milioni di spettatori, di cui 3,45 milioni, pari ad uno share del 15,6%, registrati durante la prima trasmissione su Channel 4 e 586 mila in quella immediatamente successiva sulla versione +1 dello stesso canale. Si tratta di un'audience più alta rispetto i precedenti debutti di programmi originali su Channel 4, circa tre volte superiore alla precedente media del canale nella stessa fascia oraria, dalle 21 alle 22 di domenica. Ascolti ritenuti soddisfacenti furono registrati anche dalla première negli Stati Uniti, seguita su AMC da 1,7 milioni di spettatori.

    Critica


    Il critico Sam Wollaston del The Guardian ha descritto Humans come un brillante thriller ad alta tensione, esaltando quanto la trama risulti realistica, fondata molto sulla scienza e sulle moderne conquiste tecnologiche più che sulla mera fantascienza. Secondo John Plunkett del Daily Mail la serie combina «una sceneggiatura arguta con un cast superbo», mentre Ellen E Jones sul quotidiano The Independent ha apprezzato come gli autori siano riusciti a creare un'ambientazione «spiacevolmente verosimile».

    Per Jasper Rees del Telegraph si tratta di un distopico thriller fantascientifico e un dramma familiare satirico, il quale finisce per risultare «sovraccarico» a livello concettuale, ma funzionando bene come allegoria per le forme di schiavitù modern. Generalmente positive sono state anche le recensioni negli Stati Uniti. Per Matt Roush di TV Guide, che l'ha valutata con quattro stelle e mezzo su cinque, è una serie brillante caratterizzata da una suspense inquietante, che si percepisce subito come un classico umanistico, in modo simile a The Twilight Zone. Secondo Brian Tallerico di RogerEbert.com si aggiunge in modo intelligente alla lista di opere che riflettono su cosa significhi essere umani, con una «forte sceneggiatura, interpretazioni interessanti e, soprattutto, un tono allarmante e sconcertante che ci costringe a mettere in discussione esattamente ciò che vogliamo che accada». Per Tim Goodman del The Hollywood Reporter Humans, come spesso accade nella fantascienza, ripropone temi già visti, ma riesce ad offrire una rivisitazione accattivante; il critico statunitense ha inoltre particolarmente apprezzato l'interpretazione di Gemma Chan.

    Fonte

    Ho visto tutta la prima stagione e devo dire che mi ha entusiasmata!
    Non pensavo di poter rimanere appiccicata allo schermo in attesa di vedere cosa accadrà ai Synth e agli umani che li hanno aiutati e invece è stato proprio così. Sono in fermeto per la stagione due *.*

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