Luca - il nuovo film Pixar

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    ‘Luca’, il nuovo film Pixar è alle Cinque Terre. Da ‘Cars’ a ‘Madagascar’ quando i cartoon Usa raccontano l’Italia

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    Cosa c’è di più bello delle estati da bambini? Le vacanze al mare, le amicizie nate sulla spiaggia, i gelati e le avventure su due ruote. Tutto questo e molto ancora nel primo film Pixar ambientato in Italia, Luca, in arrivo sugli schermi – neanche a dirlo – la prossima estate a giugno. Lo firma Enrico Casarosa, storyboarder genovese di Cars, Ratatouille, Coco e Up che firma il suo primo lungometraggio da regista (suo era il corto La Luna del 2011 nominato agli Oscar) e racconta una storia ispirata alla sua infanzia in Liguria di tanti anni fa.
    “Questa è una storia profondamente personale, non solo perché è ambientata nella riviera italiana dove sono cresciuto, ma perché al centro di questo film c’è la celebrazione dell’amicizia. Le amicizie infantili spesso stabiliscono la rotta di chi vogliamo diventare e sono proprio quei legami a essere al centro della nostra storia in Luca – dice Casarosa da trent’anni negli Stati Uniti ma sempre legato alla sua terra d’origine – Così, oltre alla bellezza e al fascino del mare italiano, il nostro film racconterà un’avventura estiva indimenticabile che cambierà radicalmente Luca”.
    Luca è quindi un alter ego del regista, un ragazzino che si gode la sua estate alle Cinque Terre, con i vecchietti che giocano a scopa e nuovi incontri da fare, una vacanza fatta di libertà e avventura, finché conosce un bambino – Alberto – che nel giro di poco diventa il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
    Finalmente un intero lungometraggio ambientato in Italia. Disney è andata ormai nei luoghi più esotici e lontani da Burbank ed era ora che arrivasse anche da noi, d’altronde fino a oggi l’animazione americana si era limitata a qualche tappa. Il caso più curioso rimane il Pinocchio di Walt Disney del 1940 che dell’atmosfera e del mondo di Carlo Collodi ha ben poco. In tutto e per tutto, dal vestitino di Pinocchio puro stile tirolese alle case del villaggio, l’ambientazione è tutto tranne che classicamente italiana. Eppure ci sono film “made in Usa” che invece hanno scelto i suoi luoghi più iconici.
    Il secondo capitolo della saga di Cars, trilogia sulle macchine veloci che ha conquistato i ragazzi e le ragazze con i suoi bolidi antropomorfizzati Saetta McQueen, Cricchetto, Sally, ha il suo momento italiano. La nostra riviera è protagonista di una tappa della corsa del World Grand Prix, che vanta anche la partecipazione dell’arrogante macchina di Formula 1 italiana Francesco Bernoulli. La tappa della corsa però è un luogo magnifico dal nome evocativo di Porto Corsa “che location magnifica sulla riviera italiana per questa seconda tappa” dice il commentatore sportivo. Porto Corsa però è frutto di un mix di suggestioni: c’è il percorso del circuito di Monte Carlo mescolato alla costiera amalfitana ma è anche un omaggio a Portofino che gli animatori Pixar avevano visitato preparando il cartoon.
    Decisamente più riconoscibile e iconica invece la tappa del viaggio di Madagascar 3 – Ricercati in Europa. Dal Kenya all’Europa i quattro amici provenienti dallo zoo di New York, Alex, Marty, Melman e Gloria decidono di raggiungere i pinguini da tempo al casinò di Monte Carlo. Appena messo piede in Europa però combinano un guaio dietro l’altro attirandosi le ire di Chantal DuBois, infido capitano di polizia francese e guida di una squadra di accalappiatori, per fuggire si uniranno a un circo e finiranno a esibirsi dentro il Colosseo (spettacolo disastroso con spettatori che chiederanno il rimborso del biglietto), ma con tappa romantica in stile Vacanze romane a bordo di una bicicletta in piazza di Spagna, tête-à-tête tra l’Orsa del circo russa Sonya e Re Julian.
    Non è americano ma non potevamo dimenticare il bellissimo omaggio di Hayao Miyazaki all’Italia nel film Porco rosso ambientato tra Milano e l’Istria. Nato come cortometraggio destinato alla Japan Airlines, il film del 1992 è diventato uno dei capolavori della filmografia del maestro giapponese. Protagonista è l’italiano Marco Pagot, ex pilota di idrovolanti durante la Grande Guerra, che dopo varie avventure belliche si ritrova in forma di suino antropomorfo e acquista il soprannome di Porco rosso. Innamorato da sempre della bellissima Gina, proprietaria di un night su un’isoletta dell’Adriatico, si troverà a scontrarsi con i contrabbandieri della banda di Mamma aiuto e anche con l’asso dell’aviazione americana Curtis. Una tappa a Milano, tra i cantieri dei Navigli per riparare il suo aereo, gli farà incontrare la giovanissima meccanica Fio, nipote del signor Piccolo, progettista e meccanico sopraffino.

    https://antoniogenna.com/2021/03/02/cinema...ster-e-trailer/
     
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