Blanca

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    Blanca

    “Blanca”, il crime drama liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Patrizia Rinaldi, racconta lo straordinario viaggio di una giovane donna non vedente che ha la possibilità di realizzare il sogno che aveva sin da bambina: diventare una consulente della polizia. La protagonista della nuova serie, in onda da questa sera in prima visione su Rai 1, è vivace, solare e vitale, capace di sdrammatizzare tutto, a partire dalla sua condizione. In commissariato dovrà scontrarsi con la diffidenza dei capi e dei colleghi, in un ambiente di lavoro maschilista e un po’ retrogrado. Dovrà relazionarsi con il commissario Bacigalupo, interessato solo ad arrivare alla pensione senza troppi problemi, e con l’ispettore Liguori, figlio di un nobile decaduto e di un’avvocatessa senza scrupoli. Per conquistare la fiducia di entrambi, Blanca dovrà dimostrare che può dare un contributo originale alle indagini, grazie alle sue capacità nel décodage, cioè la capacità di analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono ad un udito meno sviluppato del suo riuscendo a fare della sua mancanza la sua forza.
    Blanca ha perso la vista quando era poco più che una bambina, in un drammatico incendio in cui è morta la sorella maggiore. In quell’occasione la sua testimonianza era stata decisiva per identificare il colpevole e ristabilire la giustizia, unico conforto nel primo periodo della sua cecità. Da allora ha fatto molta strada: ha imparato a muoversi con l’aiuto del suo fedele cane guida Linneo, a orientarsi al buio, a decodificare gli stimoli tattili, sonori e olfattivi, a ricostruire nella sua mente spazi e punti di riferimento. Quando qualcosa dell’ambiente circostante attira la sua attenzione è come se entrasse in una “stanza nera”, in cui isola il suono prodotto da una cosa o una persona, mentre tutto il resto scompare. Questo perché la vista tante volte distrae, mentre non vedendo si può andare più velocemente al cuore di cose, persone, situazioni. Sono doti che appaiono come dei veri e propri superpoteri, ma a cui deve ricorrere per riuscire ad essere una ragazza normale anche se lei normale non sarà mai, perché è proprio la sua condizione a renderla straordinaria. Per questo arriva a sconvolgere la vita del commissariato e dei suoi nuovi colleghi con una ventata di energia e con la carica della sua musica preferita, il funk che ascolta a tutto volume a casa e per le strade della città.
    Ogni episodio è incentrato su un caso giallo con un’ambientazione legata a Genova e racconta uno specifico ambiente sociale, quartieri abitati da ceti diversi, rivelando il carattere multiforme di questa città, ancora poco esplorata dalla fiction televisiva. Oltre ai gialli verticali, la serie racconta la vita sentimentale di Blanca, attratta e divisa tra due uomini, il collega Liguori e l’amico Nanni, il suo rapporto con Lucia, figlia dodicenne della vittima del primo caso di puntata, e con il padre. Attraverso flashback del suo passato si racconteranno il legame con la sorella e l’incendio in cui ha perso la vita, un evento accidentale che continua ad alimentare i sensi di colpa della protagonista. Lungo l’arco di tutta la serie Blanca dovrà fare i conti con il suo passato: alcuni dei personaggi coinvolti nella morte della sorella torneranno a farsi vivi con lei, fino alla scoperta di un’altra verità. Oltre a essere innovativa per i contenuti è anche la prima serie televisiva ad aver utilizzato una speciale tecnica di registrazione del suono, l’olofonia, che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito dall’apparato uditivo umano: ascoltando la serie con semplici cuffiette, per lo spettatore sarà come essere al posto di Blanca, sentire come lei sente e ricostruisce il mondo. Una vera e propria novità nel panorama delle produzioni televisive. A rendere Blanca ancora più speciale la duplice consulenza del Maestro Andrea Bocelli: il Maestro non solo ha descritto agli sceneggiatori il ‘mondo dei non vedenti’, ma ha fatto anche un piccolo training alla protagonista. La lezione fondamentale trasmessa da Bocelli è stata quella di affrontare le sfide di ogni giorno con spirito “combattivo”, lottando per vivere una condizione di “normalità”, ricordando, ad esempio, che sin da bambino imparò ad andare in bicicletta e a cavallo e, da adulto, addirittura a lanciarsi con il paracadute. Nessuna compassione per la propria condizione, ma tanta voglia di farcela, prendendosi in giro quando serve con una grande dose di autoironia, tratti del carattere che sono fondamentali anche del personaggio di Blanca.

    https://antoniogenna.com/2021/11/22/tv-su-...fiction-blanca/
     
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    Pierpaolo Spollon, l’orribile retroscena dopo Blanca: l’ha rivelato solo ora

    Pierpaolo Spollon, a pochi giorni dalla conclusione della fiction Blanca, ha rivelato, solo adesso, un retroscena inquietante che lo ha visto coinvolto. Ecco cos’è accaduto.


    Blanca ha ottenuto un grande successo e si attende già la seconda stagione. Attori da un talento stupefacente come Maria Chiara Giannetta, la protagonista, o Pierpaolo Spollon che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso. Inoltre, l’attore è pronto per tornare nelle vesti di Riccardo Bonvenga nella seconda stagione di Doc-Nelle Tue Mani, in onda il 13 gennaio 2022, come annunciato da Luca Argentero sui social.

    Nonostante la sua magistrale bravura, Pierpaolo ha svelato un retroscena terribile che l’ha visto coinvolto, riguardante proprio il suo personaggio in Blanca, Sebastiano/Nanni. Cosa l’ha sconvolto così nel profondo?

    Pierpaolo Spollon, quel retroscena davvero orribile
    Si sa che il talento di un attore è quello di trasmettere emozioni ai telespettatori. Non solo poiché tale bravura si ravvisa anche nella versatilità e capacità di ‘indossare’ panni differenti, quindi interpretare personaggi opposti fra loro, come un poliziotto o un medico, da una parte, dall’altra un serial killer o un associato mafioso.

    Si possono sperimentare mille volti e sfaccettature diverse, entrando anche nel lato psicologico dei personaggi, reso, successivamente, autentico dagli attori stessi, sul piccolo e grande schermo. Parlando, ad esempio, di Maria Chiara Giannetta è stata superlativa nell’interpretare una giovane ipovedente, rendendo reale tale condizione e mettendo in luce anche qualche difficoltà.

    Ciò è accaduto anche a Pierpaolo Spollon ma, in questo caso, si è andati oltre quel confine che separa finzione e realtà, appunto. E lo ha rivelato proprio lui, tramite il suo profilo Instagram, spiegando cosa gli sia successo.

    Ecco cos’è successo
    A causa del suo personaggio che rivela un lato oscuro nei confronti di Blanca, Spollon ha ricevuto minacce di morte, qualora avesse fatto del male a lei o a Linneo, il suo cane-guida. L’attore, infatti, si è trovato in notevoli difficoltà poiché la situazione ha assunto una dimensione pressoché ingestibile e fuori controllo.

    Ma tali avvertimenti, alla fine, costituiscono il vero significato e la missione di un attore o attrice. Infatti come ha ben illustrato Pierpaolo sui social “quelle minacce mi gratificavano perché certificavano il cambio di prospettiva che volevo voi aveste guardandomi“, sottolineando quindi che talmente vero il personaggio di Nanni/Sebastiano che ha modificato la percezione del pubblico su di lui, rispetto ad altre sue interpretazioni. L’obiettivo sicuramente è stato raggiunto e, adesso, non vediamo l’ora di vederlo nuovamente accanto a Luca Argentero

    https://www.altranotizia.it/2021/12/28/spe...elato-solo-ora/
     
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