Sandra Milo, morta a 90 anni l’attrice musa di Fellini

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Serial maniac

    Group
    Amministratore
    Posts
    56,689
    Location
    Roswell.. New Mexico..

    Status
    Offline
    È morta Sandra Milo, aveva 90 anni. Si è spenta ieri nella sua abitazione a Roma tra l’affetto dei suoi cari, come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. ‘Sandrocchia’, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale era una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.
    Una lunghissima carriera con i grandi registi, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari, Pupi Avati, Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, gli amori, i figli e la tv. Da Alberto Sordi con cui aveva esordito ne Lo scapolo di Antonio Pietrangeli nel 1955 fino alla serie Gigolò per caso, uscita a Natale su Prime Video, quasi settant’anni di cinema senza mai fermarsi, senza mai arrendersi. Come quando, solo tre anni fa, si era andata a incatenare davanti a Palazzo Chigi per i lavoratori dello spettacolo in difficoltà dopo la pandemia. A 87 anni si era legata di fronte al Palazzo finché il premier Conte l’aveva ricevuta. A 88 anni ha ricevuto il David alla carriera e, a testimonianza che non aveva perduto il suo desiderio di cinema, aveva raccontato a Repubblica che sognava di girare un film con Matteo Garrone.
    Nata a Tunisi l’11 marzo 1933 da madre toscana e padre siciliano, Salvatrice Elena Greco (questo il suo vero nome) è cresciuta nella provincia di Pisa, per poi spostarsi a Viareggio adolescente. Il primo matrimonio giovanissima fu a quindici anni ma venne annullato dalla Sacra Rota nel 1948. Il mondo dello spettacolo entra nella vita della diciottenne nel 1955 quando debutta al cinema accanto a Alberto Sordi.
    Il primo ruolo importante arrivò però nel 1959 con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini, a cui sono seguiti titoli entrati nella storia del cinema come Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e, soprattutto, 8½, premiato con l’Oscar. Dopo il film di Rossellini e quello di Pietrangeli, la carriera di Sandra Milo aveva subito un arresto per via della stroncatura a Venezia del film Vanina Vanini, tratto dall’omonimo racconto di Stendhal e ancora una volta firmato da Roberto Rossellini. Il film fu bocciato dalla critica ma fu soprattutto la sua interpretazione a subire le stroncature più feroci.
    Fu Federico Fellini a offrirle una seconda opportunità cominciando con l’attrice un lungo sodalizio professionale ma anche sentimentale che li portò a essere amanti per 17 anni.
    “Io ero innamoratissima di Fellini – ha raccontato l’attrice a Repubblica – Marcello e Federico erano molto amici, si raccontavano tutto, le loro avventure e le loro storie d’amore, quindi Marcello era perfettamente al corrente della storia tra me e Federico. Marcello era più leggero, Federico aveva una profondità superiore, però in qualche modo è come se uno avesse quelle parti che mancavano all’altro, si completavano a vicenda”.
    Al di là della storia d’amore, tenuta segreta fino alla morte del regista che era sposato con Giulietta Masina, fu soprattutto dal sodalizio artistico che Milo ottenne grande soddisfazione. Per entrambi i film Giulietta degli spiriti e 8½ – in cui era una femme fatale – vinse il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. Ai film con Fellini ne seguirono altri negli intensi anni Sessanta con Luigi Zampa in Frenesia dell’estate (1963), ancora con Antonio Pietrangeli in La visita (1963), Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa in Le voci bianche (1964), Dino Risi in L’ombrellone (1965). Fece capolino nel cinema francese accanto a Fernandel e Jean-Pierre Cassel in Ho una moglie pazza, pazza, pazza di Jean Boyer e … poi ti sposerò di Philippe de Broca.
    L’altra grande storia d’amore clandestina fu quella con Bettino Craxi. Politicamente Sandra Milo era cresciuta in una famiglia fascista, “finita la guerra piangevano tutti, i morti, i beni perduti. Ma io ero piccola, volevo capire in cosa avessero sbagliato. A Viareggio ho conosciuto un gruppo di anarchici e li stavo a sentire. Loro parlavano di Marx, del socialismo, ho iniziato a leggere Marx, Engels, Proudhon, Lenin e a scoprire che era importante avere un ideale sociale” aveva raccontato. Negli anni Sessanta si avvicinò al partito socialista e fu molto vicina a Pietro Nenni (“una persona meravigliosa, un uomo di un’umanità straordinaria che i politici di oggi non hanno più”), negli anni Ottanta divenne l’amante di Craxi, una storia segreta che durò un paio di anni e che finì per paura che il marito, Ottavio De Lollis, li scoprisse. Quando uscì il film di Gianni Amelio Hammamet, Milo raccontò che non aveva voluto vederlo: “lo voglio ricordare quand’era forte e si batteva per la sua idea di Italia. Non ho voluto vedere il suo declino. Voglio ricordarlo quando si batteva per Sigonella”.
    Negli anni Ottanta l’attrice si dedicò più alla televisione che al cinema, aiutata anche dalla vicinanza con Craxi. Nella stagione televisiva del 1982-1983 ha condotto una rubrica di costume all’interno del programma d’approfondimento Mixer di Giovanni Minoli, ma sono soprattutto gli anni di Piccoli fans, trasmissione pomeridiana per bambini che ha lasciato un segno nella storia della tv italiana in cui i bambini cantavano le canzoni dei loro beniamini, a metà anni Ottanta a farla conoscere in tantissime case. Ma in tv avvenne anche uno degli episodi più traumatici della vita di Sandra Milo quando durante la trasmissione L’amore è una cosa meravigliosa, una donna chiamò in diretta dicendo che suo figlio, Ciro De Lollis, era gravemente malato in ospedale a causa di un incidente stradale, si rivelò un atroce scherzo telefonico.
    Nell’ultima parte della sua carriera ha continuato a frequentare tutto: televisione, cinema e teatro. Tra i suoi ultimi impegni, Pupi Avati la volle nel 2003 nel suo film Il cuore altrove e nel 2010 Salvatores nel suo Happy Family, quest’anno ha partecipato al documentario Roma, bella e dannata di Roberto D’Agostino. A teatro erano invece arrivati 8 donne e un mistero, Il letto ovale, Fiori d’acciaio, Il club delle vedove e Una fidanzata per papà. Nel 2023 l’ultimo programma tv, la seconda stagione di Quelle brave ragazze su Sky con Orietta Berti e Mara Maionchi. A Natale ha interpretato una donna colpita da Alzheimer che sogna in tarda età un matrimonio con le campane accanto a Marco Messeri, nella serie commedia con Pietro Sermonti e Christian De Sica Gigolò per caso. Dimostrando fino all’ultimo che il mondo dello spettacolo è stato la sua casa.
    I funerali di Sandra Milo si svolgeranno mercoledì 30 gennaio alle 12 a Roma, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Mentre da oggi alle 10 èpossibile dare l’ultimo saluto all’attrice in Campidoglio dove è ospitata la camera ardente.

    https://antoniogenna.com/2024/01/30/cinema...ster-e-trailer/
     
    Top
    .
0 replies since 1/2/2024, 12:00   7 views
  Share  
.
Top
Top